Candle in the Wind

Candle in the Wind

27 mar 2012

Come un fiume che scorre



“La giovinezza è una qualità dell’essere.”
Questa è una delle massime più profonde di Eraclito.

Il sole è nuovo ogni giorno. La fame è nuova ogni giorno.
L’amore è nuovo ogni giorno. La vita è nuova ogni giorno.
Dire “ogni giorno” non è esatto: ogni movimento, ogni gesto, ogni momento, ogni cosa è nuova.
Da dove viene allora il vecchio? Perché ti annoi?
Se ogni cosa è nuova non puoi entrare nello stesso fiume, non puoi rivedere la stessa alba; se ogni cosa è così nuova è fresca, perché dunque ti annoi e muori?
Perché non vivi in funzione dell’armonia interiore.
Vivi in funzione della mente. La mente è vecchia.

Ogni sole è nuovo, ogni mattino è nuovo, ogni fame è nuova, ogni sazietà: ma la mente è vecchia.
La mente coincide col passato, la mente è memoria accumulata.
E se guardi attraverso la mente, questa porta con sé vecchiaia e morte per tutte le cose: ogni cosa sembra polverosa, sporca, tutto a causa della mente.
Metti da parte la mente, metti da parte i ricordi.
Se riesci a mettere da parte i ricordi,  la vita è nuova ogni giorno.

Come puoi conoscere una persona?
Si può conoscere una cosa, non una persona, perché una cosa può essere esaurita.

Come puoi conoscere una persona?
Una persona è libertà. Cambia in ogni momento.

Se non puoi entrare due volte nello stesso fiume, come puoi incontrare di nuovo la stessa persona?
Se persino i fiumi sono così mutevoli… la consapevolezza, il fiume della consapevolezza non può essere vecchio.

Oggi avrai fame, è nuova.
E oggi, quando mangi, questo cibo è nuovo, perché nulla può essere vecchio nell’esistenza.
L’esistenza non ha passato. Il passato fa parte della mente.

L’esistenza è sempre nel presente, nuova, fresca, sempre in movimento, una forza dinamica, un movimento dialettico, scorre come un fiume.
Se avrai questa intuizione, non sarai mai annoiato.
E la noia è la malattia più grave: uccide in profondità, è un lento avvelenamento. A poco a poco, sei così annoiato che diventi un peso morto che grava su te stesso.
Allora la poesia della vita scompare.
A questo punto non fioriscono i fiori e non cantano gli uccelli.

Si dice che la gente muore a trent’anni e sia sepolta verso i settanta.
Anche trent’anni sembrano troppi… ora non è così: ora la gente muore a vent’anni circa.
Anche questa età pare troppo remota.
Molti giovani, giovanissimi, di diciott’anni, vengono a dirmi: “Siamo annoiati”. Sono già invecchiati.
Li avete istruiti, avete già condizionato la loro mente.
Muoiono ancor prima di essere giovani.

Ricorda, la giovinezza è una qualità dell’essere.
Se sei in grado di guardare il mondo senza mente, resterai giovane per sempre.
Anche nella morte sarai giovane, emozionato, proprio perché la morte si sta avvicinando; sei eccitatissimo: una grande avventura, un culmine, una porta si apre ora sull’infinito.
Mai nulla è uguale a se stesso. Ogni cosa continua a cambiare.
Essere capaci di guardare la vita senza mente, questo è meditazione.

Osho, "L’armonia nascosta, discorsi sui frammenti di Eraclito"



8 commenti:

  1. Se fosse stato un mio post, l'avrei introdotto con questa citazione:
    "Oh boulevards de Paris,
    nel tempo senza età,
    saremo armati,
    saremo l'incubo degli annoiati!"
    (Paname, Litfiba 1988)

    Quando ero piccolo, attorno alle elementari diciamo, ricordo che mi annoiavo molto più che oggi.
    Certe giornate non passavano mai, ti stufavi di giocare sempre alla stessa cosa.
    Oggi la noia è molta meno.
    Ma sai cosa mi succede, per fortuna raramente?
    Se sto facendo qualcosa, penso... "che noia, però!", come se non è una cosa che mi fa piacere al 100%
    In ogni caso, non sono mai troppo annoiato, anzi.
    Forse perché accetto i cambiamenti, forse perché sono io stesso a volerli.
    Forse perché ho una mente che guarda al passato con gioia e non con malinconia, per farne la base del futuro.
    Da questo punto di vista mi sento fortunato. Posso dire che -almeno mentalmente- non morirò nei 30 anni.
    Anche perché ne avrò sempre 12.
    E a dodici anni è l'età in cui ci si annoia meno, perché è l'età di passaggio, è l'età di un mondo da scoprire sotto altre luci.

    Moz-

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  2. Miki.... hai ragione, ovviamente.
    sì, credo che tu sia proprio fortunato: perchè accetti i cambiamenti e perchè sei tu stesso a volerli.
    D'altra parte, se opponi resistenza, non si muoverà nulla, resterà tutto fermo, immobile, fisso...e morirai un pò per volta.

    Ma quando non li vuoi veramente, o li vuoi ma non puoi accettarlo, perchè ti costerebbe caro, allora pensi che la cosa migliore sia dimenticare, non ricordare i ricordi....fingere che il passato non esista, buttarci su una densa gettata di pensiero e via;
    ma è possibile vivere così? io non credo...

    Eraclito diceva che non ci si può bagnare nello stesso fiume per due volte di seguito, ed Osho da bravo taoista ci ricorda che il passato non esiste, esiste solo un unico, eterno presente, che fluisce in noi mentre noi fluiamo con esso.
    Niente è mai uguale e se stesso, tutti noi cambiamo da un giorno all'altro, quindi se non vogliamo morire a noi stessi a 20 o 30 anni, dobbiamo avere la capacità di vedere ogni cosa che conosciamo come fosse nuova e rinnovellarci noi stessi.

    Ma la mente non può smettere di guardare al passato, dici bene "il passato è la base del futuro": senza ricordi non saremmo niente, non sapremmo chi siamo nè da dove veniamo;
    senza ricordi, tutte le persone che abbiamo accanto non sarebbero speciali per noi, non occuperebbero il posto che occupano nel mostro cuore.

    In verità, non è sempre possibile dimenticare... in qualche caso sarebbe bello fare "tabula rasa", ma a volte è inutile provarci, chè tanto quello che è importante viene sempre insieme a noi; certe cose, persone, sentimenti sono inevitabili...

    Miki, io non sono morta a 30 anni e non ho intenzione di cominciare a farlo oggi... ma mi fa rabbia vedere chi si lascia morire ogni giorno, pur di non affrontare la vita.

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    1. Dimenticare non è nemmeno giusto, né per noi né per gli altri...
      Sarebbe facile, è vero.
      Ma non sarebbe giusto.
      I ricordi sono sempre parte del nostro bagaglio.
      Anche quelli che fanno più male.
      Ma che poi, cambiando prospettiva... siamo capaci davvero di affrontare tutti i ricordi?^^

      Moz-

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    2. Miki forse no... certi ricordi non sono facili da gestire; soprattutto quelli meno belli, se non quelli dolorosi!

      Ma i ricordi, belli o brutti, fanno di noi quello che siamo, fanno parte di noi e dobbiamo accettarli!

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  3. Visto che non dormo da due notti di fila, e onestamente non so come faccio ancora ad essere in piedi, lavorare e affrontare il giorno, cercherò di scrivere un commento quantomeno accetabile, chiedo scusa in anticipo se ci saranno errori di battitura, ma diciamo che oggi la vista è come lanciare un sasso in un lago obnubilato dalla nebbia, non sai dove di preciso cadrà.

    Un post troppo intenso da commentare 'domani', ci tengo a comemntarlo ora nonostante le mie forze si siano congedate anzitempo: intanto ti chiedo un cosngilio Scarlett: dove posso trovare dei testi su Eraclito e Osho, che mi possano aiutare ad approcciarmi a filosofie così interessanti?

    I ricordi: i ricordi non li gestiamo noi esseri umani coscienti, ma è un meccanismo perfetto di lobi temporali, di meccanismi sinaptici e neuronali che noi neanche immaginiamo, per cui non siamo ancora robot che si possono resettare quando e quanto vogliono, perlomeno ora, nel 2012, ancora no...a volte dimenticheresti volentieri qualcosa, qualcuno, un evento, una parola di troppo, ma così potremmo considerarci completamente vivi? Un libro non ha solo una pagina sporca di inchiostro, ma tutte le pagine, e la nostra vita è un libro che scriviamo noi, se fosse bianco, che libro sarebbe?

    Io non so se sono già morto, ma di sicuro lo sono stato tante volte, a Cristo gli faccio un baffo, perché sarò risorto un migliaio di volte ^^ Ora, proprio ora, mentre vi scrivo, la mia vita sta subendo scosse, terremoti, boati e ogni sorta di calamità sentimentale, emotiva e genericamente psicologia, e mi sento come uno zombie, o forse come un inizio di vita in condizioni ancora embrionali...esattamente non saprei dirlo.

    I miei 12 anni...? Be', se avessi avuto 12 anni per sempre, e non solo mentalmente, ma biologicamente, allora ora credo di essere il ragazzo più felice di questo mondo, purtroppo non lo sono per tante cose, o forse non voglio esserlo, ma come direbbe qualcuno: non facciamo mai abbastanza per essere felici.

    Mi trovo nel mio autunno o primavera, ovvero in un periodo di passaggio da un punto all'altro, e non so neanche io bene dove stia andando, ma Twin Peaks insegna: 'sei sulla strada, non domandarti dove porta, seguila e basta.'
    Nella vita non ci si finisce mai di stupirci, e spesso le risposte sono proprio nel passato, perché noi siamo qelli che il passato ha voluto che fossimo, come potrebbe una persona fare dell'introspezione se non girassimo l'album biologico a ritroso?

    Io non sono annoiato, piuttosto sono in attesa di un qualcosa che so che arriverà, ma non so ancora cosa.

    Come vedete mi trovo nella mia nebbia, sono confuso su certi aspetti della vita o forse ingenuamente spaventato, ma spero che nelle prossime settimane-mesi, potrò essere più chiaro sia con me che con voi.

    Ispy

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  4. Ispy per essere uno che non dorme da due giorni sei molto lucido!

    Sono d'accordo, noi non siamo dei robot e non possiamo resettarci se qualcosa non va come vorremmo o come ci aspettavamo; le risposte risiedono nel passato, infatti il nostro carattere e la nostra personalità da adulti dipende in gran parte dalle esperienze che abbiamo vissuto nell'infanzia;

    Mi dispiace che tu stia vivendo un "terremoto esistenziale", ma quello è inevitabile nella vita, e non accade solo a te perchè hai 20 anni.... accade a tutti e a qualunque età, perchè tutti dobbiamo affrontare delle situazioni difficili, siamo tutti di passaggio e camminiamo lungo una strada, senza coordinate e senza mappe... ma anche se siamo al buio, dobbiamo cmq percorrerla.... da qualche parte arriveremo, magari dove non pensavamo mai di poter arrivare.

    Fidati di te stesso Ispy... fidati delle tue intuizioni, comunque vada potrai dire di essere stato te stesso... :-)

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    Risposte
    1. Grazie,

      ehy, ma non mi hai risposto ad una domanda^^ Te la riposto: dove posso trovare dei testi su Eraclito e Osho, che mi possano aiutare ad approcciarmi a filosofie così interessanti?

      Ispy

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  5. Oggi ci sei e domani... ci sarai.
    Essere come un fiume che scorre non significa passare oltre e andare via.
    Ciò che è tuo, veramente tuo, non ti può essere portato via da niente e nessuno.

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