Candle in the Wind

Candle in the Wind

31 dic 2012

New Year's Day



Felice anno nuovo a te che leggi.
Ogni tempo nuovo non inizia che al tuo comando.
Buona fortuna!




Ti auguro tempo per i sorrisi 

Tempo per te stesso, tempo per gli altri.
Ti auguro tempo per le piccole cose, tempo per le grandi. 
Ti auguro il tempo della noia per scoprire il gioco. 
Ti auguro tempo autentico, dove tu possa sentirti felice. 
Buon 2013!

29 dic 2012

La Regola Celeste



Ciò che ancora è a riposo è facile da contenere,
ciò che ancora non si manifesta 
è facile da prevenire,
ciò che è fragile è facile da rompere,
ciò che è piccolo è facile da disperdere.
Affronta le cose sul nascere,
metti ordine prima che si manifesti il disordine.

Un albero il cui tronco 
si può a malapena abbracciare
nasce da un minuscolo germoglio.
Una torre alta nove piani incomincia
con un mucchietto di terra.
Un viaggio di mille miglia ha inizio
sotto la pianta dei tuoi piedi.

Tao Tè Ching
Lao Tzu


23 dic 2012

Natale



Non ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di strade

Ho tanta
stanchezza
sulle spalle

Lasciatemi così
come una
cosa
posata
in un
angolo
e dimenticata

Qui
non si sente
altro
che il caldo buono

Sto
con le quattro
capriole
di fumo
del focolare


Giuseppe Ungaretti



21 dic 2012

A che ora è la fine del mondo?





Giro giro tondo, quanto è bello il mondo
casca il mondo, casca la terra,
tutti giù per terra! 

Giro giro tondo,
che ci faccio in questo mondo?
Ci faccio quel che posso,
col mio groppone addosso.

Quando non ne posso più,
piglio le gambe e mi butto giù!



13 dic 2012

L'Anima Mundi





E' sempre esistito uno "spiritus mundi", una "quinta essentia" che penetra ogni cosa, informa ogni cosa, "riempie tutto, fluisce in tutto, lega tutto e mette tutto in relazione, per fare di tutto il mondo una Unità".
La filosofia cinese lo definisce Tao, l'induismo Atman, il buddhismo Brahman... l'occidente, riprendendo i filosofi neoplatonici, lo chiama Anima Mundi.

"L'Anima, in virtù della sua unità, trasferisce ad altri esseri l'unità, che del resto lei stessa accoglie per averla ricevuta da un altro."
Plotino, Enneadi.

"L'Anima Mundi infatti, secondo i Platonici più antichi, per mezzo delle sue ragioni, ha costruito in cielo, oltre gli astri, le figure astrali e le parti delle figure, tali che esse stesse diventano figure; ed ha impresso in tutte queste figure determinate proprietà.
E precisamente essa ha posto in cielo quarantotto figure universali, cioè, dodici nello Zodiaco, trentasei fuori dello Zodiaco."
Marsilio Ficino, De vita.

Nella fisica quantistica, i fisici hanno osservato che i costituenti della materia ed i fenomeni cui essi prendono parte sono in rapporto reciproco: non possono essere considerati delle entità isolate, ma come parti integranti del Tutto.

"Abbiamo rovesciato la consueta concezione classica secondo la quale le "parti elementari" indipendenti del mondo sono la realtà fondamentale e i vari sistemi sono solo forme e disposizioni particolari e contingenti di tali parti. Anzi, diciamo che la realtà fondamentale è l'inseparabile interconnessione quantistica di tutto l'universo e che le parti che hanno un comportamento relativamente indipendente sono solo forme particolari e contingenti dentro a questo tutto."
D. Bohm e B. Hiley, Sulla comprensione intuitiva del Non locality come implicato dalla teoria quantistica. 





8 dic 2012

Nella Terra degli Uomini



E a volte i forzuti si accasciano,
dimenticano ogni lezione,
lo sai cosa intendo se dico
che a tutto c'è una soluzione...
E tutte le luci si accendono,
miliardi di pixel si Infiammano,
si muovono a ritmo di un battito...
di un battito... di un battito...

E sotto ai miei piedi c'è un pozzo,
e sulla mia testa c'è il cielo,
e io vivo proprio nel mezzo,
nella terra degli uomini...

Dove suona la musica,
e governa la tecnica,
e mi piace la plastica,
si sperimenta la pratica e...

E si forma la lacrima,
dove suona la musica,
e il futuro si srotola,
e l'amore si fa...
e l'amore si fa!
...

E sotto i miei piedi c'è un baratro,
e sulla mia testa ho gli angeli,
e qui siamo proprio nel mezzo,
nella terra degli uomini...

Dove suona la musica,
l'amicizia si genera,
dove tutto è possibile,
dove un sogno si popola,
la chitarra sia elettrica,
e risuona gli armonici,
dove ridono i salici,
dove piangono i comici,
e la forza si amplifica,
ed il sangue si mescola,
e l'amore è una trappola...
mica sempre però!

Qualche volta ti libera,
e ti senti una favola,
e ti sembra che tutta la vita
non è solamente retorica,
ma sostanza purissima,
che ti nutre le cellule,
e ti fa venir voglia di vivere
fino all'ultimo attimo...

Dove suona la musica,
nella terra degli uomini,
dove trovi anche un posto per chi
ti sorride da un angolo,
fino all'ultimo attimo...
fino all'ultimo attimo...
fino all'ultimo attimo...

3 dic 2012

Have No Fear




Have no fear in your heart
Though you feel you've been broken and lost

There's a world where we will meet up again
There's a place that mends your hurt and takes you in

There are times faced alone
When you find all the holes in yourself

You don't have to walk the night on your own
I will sand a prayer for you to lead you on
I will say a prayer for you when you have gone


30 nov 2012

Mr Nemo Nobody



Non si può tornare indietro... per questo è difficile fare una scelta;
ma fin quando non si sceglie nulla… tutto è possibile.


Come puoi essere cosi' sicuro che anche tu esisti?
Tu non esisti, e neppure io.
Siamo il frutto dell'immaginazione di un bambino di nove anni 
messo di fronte ad una scelta impossibile.
 Negli scacchi si chiama Zugswang. 
Quando l'unica mossa possibile è quella di non muovere.






Surreale, onirico, filosofico e fantascientifico, con immagini che richiamano il miglior cinema di Linch, e la razionalità della teoria di "Matrix".

Così potremo definire "Mr Nobody", del regista belga Jaco van Dormael, un film incredibile che nelle sale italiane non è stato molto attenzionato.

Nonostante gli accenni a "Sliding Doors" e "Vanilla Sky", la pellicola è talmente innovativa da risultare un esperimento alquanto rischioso: per quante volte la si possa guardare, le si dà ogni volta un significato diverso.
Attraverso un gioco di dimensioni parallele o realtà alternative, la storia cambia infinite volte, infatti, tante quante le scelte del protagonista, e le variabili ad esse collegate.

Spiegare la trama in quest’ottica è alquanto difficile, vista la mutabilità narrativa.
Nemo Nobody, ossia Nessuno Nessuno! (Jared Leto) è un bambino che si trova davanti alla impossibile scelta di dover decidere con quale dei genitori andare a vivere, quando decidono di separarsi. La sua vita prenderà strade diversissime, in funzione proprio di quella scelta, e di tutte le altre che il destino gli porrà davanti.
E Nemo, nel 2092 alla veneranda età di 120 anni, in un futuro in cui è l’ultimo mortale rimasto, rivive, raccontandole, tutte le sue scelte e le relative conseguenze, come se le avesse vissute tutte.

In un intrecciarsi di realtà e mondi possibili, definiti dall’effetto farfalla,
(Si dice che il minimo battito d’ali di una farfalla sia in grado di provocare un uragano dall’altra parte del mondo, "The Butterfly Effect"), per cui ogni evento, anche quello più insignificante, può causarne un altro di proporzioni enormi, ogni scelta fatta da Nemo determina una storia diversa... una vita diversa.
Così l’esistenza di Nemo si scompone e si riunisce infinite volte, tanto da arrivare a chiedersi se gli avvenimenti che vediamo siano mai esistiti o siano solo la fantasia galoppante di un bambino o la smemorata visione di un vecchio ultracentenario con accenni di demenza senile.
E così l’amore, le paure, le ambizioni, si confondono nella possibile scelta del protagonista di sposare, una alla volta ma contemporaneamente, tre donne diverse, Anna (Diane Kruger), Elise (Sarah Polley), Jeanne (Linh-Dan Pham). E ogni volta, in ogni realtà, un milione di altre scelte si palesano una dopo l’altra come i tasselli del domino.

Costruito in maniera folle, come solo i pensieri sanno essere, il film si avvale di una serie di immagini e fotogrammi uniti in sequenza, come fossero frammenti di ricordi che si uniscono dando vita ad un puzzle multidimensionale.
La cosa strana è che in tutto questo caos di racconti non ci si perde mai, e nonostante il regista e sceneggiatore balzi da una realtà possibile all’altra in modo illogico, noi riusciamo a seguire il suo filo conduttore e a divertirci con il suo giocare col Destino, guidati da una colonna sonora che pare ci tenga ancorati alla realtà che noi conosciamo, nonostante il pericoloso viaggio psichico che stiamo compiendo.

Probabilmente bisogna essere un po’ smaliziati alle incursioni irrazionali e alle divagazioni dialettiche per poter apprezzare questo film, ma chi riuscirà a penetrare attraverso la bizzarra visione del film, potrà godere di due ore di un viaggio allucinante, senza bisogno di sostanze stupefacenti.
Da vedere assolutamente!


26 nov 2012

Luna di Neve e di Lupo


LA LUNA DI NEVE

Questa Luna indica che il caldo e la luce ormai sono in declino, e annuncia l’arrivo dei mesi più bui dell’anno. Madre Terra sbadiglia ed è pronta ad addormerntarsi. La neve fa la sua parte. Ricopre con i suoi fiocchi, La Madre e tutta la natura, fornendo una coltre protettiva che rende confortevole il suo riposo e la protegge dai rigori dell’inverno.
Anche noi cominciamo a rallentare i nostri ritmi. Con la Terra a riposo, trascorriamo più tempo in casa. Portiamo a termine i progetti e chiudiamo questioni lasciati in sospeso. Ci rilassiamo e riordiniamo le idee.
Facciamo il riepilogo di tutti gli aspetti positivi che caratterizzano la nostra vita, ed esprimiamo la nostra gratitudine perché ci rendiamo conto che sono molti.
E’tempo di atmosfere sfumate di contorni indefiniti… sotto questa lunazione nulla appare chiaro.
Può fare già molto freddo oppure le giornate sono ancora miti… può piovere a dirotto, oppure l’unica umidità è davvero quella delle nebbie mattutine e pomeridiane. La nebbia ci avvolge e non ci permette di guardare lontano. Dobbiamo stare nel qui e ora e viaggiare lenti, proprio come dicono i cartelli sulle autostrade. Dunque il monito di questa lunazione è la prudenza.

Mentre la quiete ovattata delle nebbie rende tutto indistinto, nascosto, insondabile, cresce la voglia di stare in noi stessi più che nel branco, la voglia di concederci tempo e attenzioni profonde per ritrovare il filo del nostro percorso. La nebbia che ci impedisce di guardare fuori e lontano distoglie la nostra attenzione dalle tante distrazioni del mondo, guidando lo sguardo verso l’interno e vicino al nostro cuore: assecondare la nebbia è l’unico modo ora per camminare sicuri sul percorso che ci è assegnato.
Ma guardare vicino non è solo lentezza; è anche poter cogliere i dettagli, tenere conto delle piccole pietre e del muschio che incontriamo sul sentiero che stiamo percorrendo. È anche osservare i nostri piedi…
Guardare vicino ci fa scoprire di cosa abbiamo veramente bisogno prima di affrontare le fatiche della prossima Rinascita simbolica che avverrà con Yule.
Guardare vicino significa rallentare la corsa per osservare il presente, i risultati finora consolidati, e godere del loro sapore.

Dunque, guardando dentro di noi, faremo uno sforzo per individuare le potenzialità oggettive di cui già disponiamo, quelle che sono da affinare e - con buona grazia - cercheremo di affrontare anche i nostri lati bui e le nostre difficoltà interiori, percorrendo il viaggio autunnale nell’Ombra, il nostro lato più intimo e oscuro.







LUNA DEL LUPO

Nella cultura celtica era un simbolo di benessere, cura, lealtà, capacità di amare, proteggere i propri cari. Il lupo sembrava avere anche un ruolo importante sulla monatazione celtica dove ricorreva sull’oro, sull’argento e sul bronzo, ma soprattutto- come l’orso- veniva considerato l’emblema della forza e della combattività. Al lupo veniva attribuito un significato escatologico: in una leggenda un grosso lupo divorò il Sole e la Luna eliminamndo così la vita sulla terra , per poi rigenerarla.

Per i Celti il Lupo era una guida per coloro che si avventuravano nei mondi spirituali, un animale di potere che veniva in aiuto di chi ne avesse bisogno e fungeva da accompagnatore verso la Terra dei Morti, guidando le anime attraverso le foreste dell’Altromondo.




Fonti:
“L’Arte della Strega” D. Morrison
“Magia Verde” A. Moura

21 nov 2012

Tensione Evolutiva





 E una ragione per vivere
Per sollevare le palpebre
E non restare a compiangermi
E innamorarmi ogni giorno ogni ora
Ogni giorno ogni ora di più...



19 nov 2012

Undici Bambini



Ci sarebbe dovuto essere un tempo per questa parola 
domani, domani, domani, 
si insinua a piccoli passi giorno per giorno 
fino all'ultima sillaba del tempo prescritto; 
e tutti i nostri ieri hanno rischiarato a stupidi 
la strada a una morte polverosa. 

Consumati, consumati, corta candela! 
La vita è un'ombra che cammina, un povero attore 
che si agita e pavoneggia la sua ora sul palco 
e poi non se ne sa più niente. È un racconto 
narrato da un idiota, pieno di suoni e furore, 
significante niente. 


Macbeth: atto V, scena V


16 nov 2012

Uniti, ma divisi.








Morire, sperare, rompere, decomporre, se fatto in armonia, in Natura, vuol dire ritornare alla vita.
La decomposizione è una forma di amore. Dare agli altri gli elementi che compongono il proprio corpo.
Lasciarli sciogliere nella terra. Affinché diano la vita ad altre creature.
Grande insegnamento. Grande speranza, grande amore.
Il corpo che si decompone è la dimostrazione che tutto torna a Dio, e che noi risorgiamo in altre dimensioni.
Tutti i Maestri e le guide che vi seguono, devono lasciarvi andare...
Anche questo... in Natura... è un insegnamento.
La leonessa abbandona i propri cuccioli, quando sono pronti alla vita. Alcuni di loro muoiono. Ma chi sopravvive ha la forza per continuare da solo.

Anche questa è la legge dello Yin e Yang.
L'anima segue ciò che è capace di seguire.
Ogni uomo, ogni albero, ogni filo d'erba che cresce sulla terra ha uno scopo.
Chiedetevi qual è il vostro. E sappiate innaffiarlo con Fede, con Amore e con Speranza.
Verranno momenti difficili, ma se saprete innaffiare il vostro albero, il vostro seme, il vostro filo d'erba... allora avrete la forza per superare ogni battaglia.
Ognuno di voi vorrebbe una risposta a tutte le domande che gli premono dentro.
La risposta non c'è mai. Non è mai definitiva.
La risposta è: abbiate fede.
Credete con tutte le vostre forze e saprete superare la battaglia, se resterete ancorati a questa grande roccia chiamata spirito. Questo la Natura ci insegna, ci porta, ogni momento, ogni secondo, ogni attimo.
Ci insegna che se lottiamo, se abbiamo fede, se abbiamo la speranza potremo anche morire. Ma comunque ritorneremo.

La Natura è tutto questo. La Natura è Dio.
E' la sua forza, è la sua luce, che compenetra, che si evolve. Che allontana la corteccia. Che fa nascere nel suo interno nuovi alberi, nuovi fiori, nuove specie animali.
Tutto è racchiuso in un grande uovo, chiamato Dio, e tutti noi ne facciamo parte. 
Ecco che allora la nostra mente si evolve. E allora non seguiamo più la individualità, l'ego. Ma cerchiamo come la Natura di ragionare. Per gruppi: voi li chiamate paradigmi di coscienza.
Ecco. Una coscienza. Un essere. Un altro essere... 
Fra questi esseri può scoppiare una guerra, può scoppiare la pace, può scoppiare una malattia, un'epidemia... Ma se sono uniti, sapranno vincere anche se divisi.
E' questo il Messaggio. Uniti, ma divisi.



Il Giardino del Tao
Huang-Ti Mo-Tzu


12 nov 2012

Ora e Sempre



Dimenticata? Tu sei parte della mia esistenza, di me stesso.
Sei stata ogni parola che ho letto, da quando per la prima volta sono venuto qui.
Tu eri dappertutto; facevi parte delle bellezze che la natura mi offriva:
eri nel fiume, nelle vele dei bastimenti, nelle nuvole, nella luce, nell’oscurità,
nel vento, nei boschi, nel mare, nelle strade.
Sei stata l’incarnazione di ogni dolce fantasia cullata dalla mia mente.
Le pietre con le quali sono stati costruiti i più solidi edifici di Londra,
non sono più reali e meno indistruttibili delle tue mani,
di quello che non siano e saranno la tua presenza e il tuo influsso su di me,
qui e dovunque, ora e sempre.
Fino all’ultima ora della mia vita non puoi che rimanere parte della mia anima,
parte di quel pò di bene che è in me, e di tutto il male.


Charles Dickens




7 nov 2012

La Sostanza delle cose



Sempre più lento andava il pensieroso e si chiedeva frattanto: «Ma che è dunque ciò che avevi voluto apprendere dalle dottrine e dai maestri, e che essi, pur avendoti rivelato tante cose, non sono riusciti a insegnarti?». Ed egli trovò: «L’Io era, ciò di cui volevo apprendere il senso e l’essenza. L’Io era, ciò di cui volevo liberarmi, ciò che volevo superare. Ma non potevo superarlo, potevo soltanto ingannarlo, potevo soltanto fuggire o nascondermi davanti a lui. In verità, nessuna cosa al mondo ha tanto occupato i miei pensieri come questo mio Io, questo enigma ch’io vivo, d’essere uno, distinto e separato da tutti gli altri, d’essere Siddharta! E su nessuna cosa al mondo so tanto poco quanto su di me, Siddharta!».

Colpito da questo pensiero s’arresto improvvisamente nel suo lento cammino meditativo, e tosto da questo pensiero ne balzò fuori un altro, che suonava: «Che io non sappia nulla di me, che Siddharta mi sia rimasto così estraneo e sconosciuto, questo dipende da una causa fondamentale, una sola: io avevo paura di me, prendevo la fuga davanti a me stesso! L’Atman cercavo, Brahma cercavo, e volevo smembrare e scortecciare il mio Io, per trovare nella sua sconosciuta profondità il nocciolo di tutte le cortecce, l’Atman, la vita, il divino, l’assoluto. Ma proprio io, intanto, andavo perduto a me stesso».

Siddharta schiuse gli occhi e si guardò intorno, un sorriso gli illuminò il volto, e un profondo sentimento, come di risveglio da lunghi sogni, lo percorse fino alla punta dei piedi. E appena si rimise in cammino, correva in fretta, come un uomo che sa quel che ha da fare.

«Oh!» pensava respirando profondamente «ora Siddharta non me lo voglio più lasciar scappare! Basta! cominciare il pensiero e la mia vita con l’Atman e col dolore del mondo! Basta! uccidermi e smembrarmi, per scoprire un segreto dietro le rovine! Non sarà più lo Yoga-Veda a istruirmi, né l’Atharva-Veda, né gli asceti, né alcuna dottrina. Dal mio stesso Io voglio andare a scuola, voglio conoscermi, voglio svelare quel mistero che ha nome Siddharta!».

Si guardò attorno come se vedesse per la prima volta il mondo. Bello era il mondo, variopinto, raro e misterioso era il mondo! Qui era azzurro, là giallo, più oltre verde, il cielo pareva fluire lentamente come i fiumi, immobili stavano il bosco e la montagna, tutto bello, tutto enigmatico e magico, e in mezzo v’era lui, Siddharta, il risvegliato, sulla strada che conduce a se stesso. Tutto ciò, tutto questo giallo e azzurro, fiume e bosco penetrava per la prima volta attraverso la vista di Siddharta, non era più l’incantesimo di Mara, non era più il velo di Maya, non era più insensata e accidentale molteplicità del mondo delle apparenze, spregevole agli occhi del Brahmino, che, tutto dedito ai suoi profondi pensieri, scarta la molteplicità e solo dell’unità va in cerca. L’azzurro era azzurro, il fiume era fiume, e anche se nell’azzurro e nel fiume vivevan nascosti come in Siddharta l’uno e il divino, tale era appunto la natura e il senso del divino, d’esser qui giallo, là azzurro, là cielo, là bosco e qui Siddharta. Il senso e l’essenza delle cose erano non in qualche cosa oltre e dietro loro, ma nelle cose stesse, in tutto.


Siddharta


1 nov 2012

Vita, Morte, Vita



Fingiamo di poter amare senza che muoiano le nostre illusioni sull'amore, fingiamo di poter andare avanti senza che muoiano le nostre aspettative superficiali, fingiamo che le nostre ebbrezze e i nostri impeti preferiti non moriranno mai.
Che cosa muore? Muore l'illusione, muoiono le aspettative, la bramosia di avere tutto, il desiderio di prendere solo il bello, tutto questo muore.

Bisogna trovare il coraggio nell'oscurità della rigenerazione. Cambiare i nostri modi di essere, per riflettere la salute e non la povertà dell'anima. La paura è una scusa modesta per non fare questo lavoro; tutti abbiamo paura. 
Se sei vivo, hai paura.
Non è con l'Io mutevole che amiamo l'altro, ma con l'Anima Selvaggia.
Una selvaggia pazienza è necessaria per fare questo.
Ci vuole un cuore desideroso di morire e rinascere, morire e rinascere.

Deve esserci un certo punto nella vita di un uomo in cui, fiducioso, và dove l'amore lo conduce. La fiducia non dipende dal fatto che sa che l'amante non lo ferirà. La sua è la fiducia che qualunque ferita riceva, essa potrà essere curata, che una vita nuova segue la vecchia. 
Perché l'amore fiorisca, bisogna aver fiducia nel fatto che qualunque cosa accada, comunque apporterà una trasformazione.

Il nostro centro psicologico e fisiologico è il cuore.
E' il cuore che ci fa amare come ama un bambino: appieno, senza riserve, senza sarcasmo, né dispregio o protezionismo.
All'inizio, quando impariamo ad amare davvero, fraintendiamo molto. Pensiamo di essere inseguiti, mentre in realtà è la nostra intenzione di metterci in relazione con un altro essere umano in modo speciale.

Ovunque stia nascendo l'amore, sempre affiora la forza Vita/Morte/Vita. Sempre.



C. P. Estes - Donne che corrono coi Lupi





24 ott 2012

Senza far rumore





....e intanto le tue dita
tessevano parole
così, senza fatica
e senza far rumore.

Lo spazio di una riga
e avevi preso il volo
Un punto esclamativo
e rimanevo solo.

Così alla fine ti ho seguita
per tutta la punteggiatura
assurdo non averti mai capita
.... e non riuscirci neanche ora.

Provando a starti dietro
nei continui saliscendi di montagne russe in bilico
sul solco di malinconie che non ti conoscevo
Costretto a decifrarti
e intanto mi perdevo io...

..... che ero del tutto impreparato
a questo 
Cielo grande
a migliaia di chilometri da me
e in mezzo al Cielo
un Fiore gigante
e ogni petalo è un qualcosa che non so di te....

Ma come sei riuscita...
ma come hai fatto, amore?
per tutta questa lunga vita
con tutto quel dolore...

Ma senza far rumore, senza...
senza far rumore, senza...

Provando a starti dietro
nei continui saliscendi di montagne russe in bilico
sul solco di malinconie che non ti conoscevo
Provavo a decifrarti e intanto mi perdevo io

..... che ero del tutto impreparato
a questo Cielo grande
a migliaia di chilometri da me
e a questo Fiore gigante
che adesso sto lasciando a te....

Ma senza far rumore, senza...
senza far rumore...

23 ott 2012

Solo per oggi


Oggi voglio dedicare a voi che leggete questo bellissimo pensiero!
Buona giornata, amici!

S. Rose

Solo per oggi cercherò di vivere alla giornata 
senza voler risolvere i problemi  della mia vita tutti in una volta.
Solo per oggi avrò la massima cura del mio aspetto: 
vestirò con sobrietà, non alzerò la voce, sarò cortese nei modi, 
non criticherò nessuno, non cercherò di migliorare o disciplinare nessuno 
tranne me stesso.
Solo per oggi sarò felice nella certezza che sono stato creato per essere felice 
non solo nell'altro mondo, ma anche in questo.
Solo per oggi mi adatterò alle circostanze, 
senza pretendere che le circostanze si adattino ai miei desideri.
Solo per oggi dedicherò dieci minuti del mio tempo a sedere in silenzio ascoltando Dio, 
ricordando che come il cibo è necessario alla vita del corpo, 
così il silenzio e l'ascolto sono necessari alla vita dell'anima.
Solo per oggi, compirò una buona azione e non lo dirò a nessuno.
Solo per oggi mi farò un programma: forse non lo seguirò perfettamente, 
ma lo farò. 
E mi guarderò dai due malanni: la fretta e l'indecisione.
Solo per oggi saprò dal profondo del cuore, nonostante le apparenze, 
che l'esistenza si prende cura di me come nessun altro al mondo.
Solo per oggi non avrò timori. 
In modo particolare non avrò paura di godere di ciò che è bello 
e di credere nell'Amore.
Posso ben fare per 12 ore ciò che mi sgomenterebbe, 
se pensassi di doverlo fare tutta la vita.


Papa Giovanni XXIII

19 ott 2012

Sunrise



Non dobbiamo smettere di sognare un mondo più bello.


Voglio pensare che Sunrise rappresenti l'alba di un nuovo giorno. 
Ora siamo avvolti nell'incertezza, 
ma non dobbiamo smettere di sognare un mondo più bello.
Vorrei che queste note donassero a tutti un po' di speranza 

e infondano il coraggio di intraprendere nuove strade.

G. Allevi


17 ott 2012

A me è successo...




Ti è mai successo di guardare il mare
Fissare un punto all’orizzonte e dire:
"E' questo il modo in cui vorrei scappare
Andando avanti sempre... avanti senza mai arrivare..."
In fondo in fondo, è questo il senso del nostro vagare
Felicità è qualcosa da cercare senza mai trovare
Gettarsi in acqua e non temere di annegare
A me è successo.... e ora so volare

Oltre questa stupida rabbia per niente

Oltre l’odio che sputa la gente
Sulla vita che è meno importante
Di tutto l’orgoglio che non serve a niente
Oltre i muri e i confini del mondo
Verso un cielo più alto e profondo
Delle cose che ognuno rincorre
E non se ne accorge che non sono niente
Che non sono niente...

Ti è mai successo di voler tornare
A tutto quello che credevi fosse da fuggire
E non sapere proprio come fare...
Ci fosse almeno un modo, uno, per ricominciare
Pensare in fondo che non era così male
Che amore è se non hai niente più da odiare?
Restare in bilico è meglio che cadere
A  me è successo amore, e ora so restare...

14 ott 2012

Il Piccolo Principe



"Da te, gli uomini", disse il piccolo principe, "coltivano cinquemila rose nello stesso giardino... e non trovano quello che cercano..."
"Non lo trovano", risposi.
"E tuttavia quello che cercano potrebbe essere trovato in una sola rosa o in un pò d'acqua..."
"Certo", risposi.
E il piccolo principe soggiunse:
"
Ma gli occhi sono ciechi. Bisogna cercare col cuore.
Quel che é importante, non lo si vede...
"
"Certo..."
"
E' come per il fiore.
Se tu vuoi bene a un fiore che sta in una stella, é dolce, la notte, guardare il cielo. Tutte le stelle sono fiorite
".
"Certo..."
"E' come per l'acqua.
Quella che tu mi hai dato da bere era come una musica, c'era la carrucola e c'era la corda... era buona".
"Certo..."

"Guarderai le stelle, la notte. E' troppo piccolo da me perchè ti possa mostrare dove si trova la mia stella. E' meglio così. La mia stella sarà per te una delle stelle. Allora, tutte le stelle, ti piacerà guardarle... Tutte, saranno tue amiche.
E poi ti voglio fare un regalo..."
Rise ancora.
"Ah! Ometto, ometto mio, mi piace sentire questo riso!"
"E sarà proprio questo il mio regalo... sarà come per l'acqua..."
"Che cosa vuoi dire?"
"Gli uomini hanno delle stelle che non sono le stesse. Per gli uni, quelli che viaggiano, le stelle sono delle guide. Per altri non sono che delle piccole luci. Per altri, che sono dei sapienti, sono dei problemi. Per il mio uomo d'affari erano dell'oro. Ma tutte queste stelle stanno zitte. 

Tu, tu avrai delle stelle come nessuno ha..."
"Che cosa vuoi dire?"
"Quando tu guarderai il cielo, la notte, visto che io abiterò in una di esse, visto che io riderò in una di esse, allora sarà per te come se tutte le stelle ridessero. 

Tu avrai, tu solo, delle stelle che sanno ridere!"

A. De S. Exupèry



12 ott 2012

La dignità del bene


Ecco, per me tutta la vita è un inganno:  mostrane le menzogne, riconducila alla verità, se hai acume.
Essa giudica necessari beni per la maggior parte superflui; ma anche quelli che non sono superflui non hanno il potere di renderci fortunati e felici.
Ciò che è necessario non per questo è senz´altro un bene: oppure sviliamo il concetto di bene se diamo questo nome al pane, alla polenta e alle altre cose senza le quali non si tira avanti.

Ciò che è un bene è senz´altro necessario: ciò che è necessario non è senz´altro un bene, perché sono necessarie anche cose di scarsissimo valore.
Nessuno ignora a tal punto la dignità del bene da abbassarlo al livello di queste cose utili all´uso quotidiano.

E allora? rivolgi piuttosto le tue cure a mostrare a tutti che si ricercano con grande dispendio di tempo beni superflui e che molti hanno trascorso la vita cercando i mezzi per viverla.
Esamina gli uomini singolarmente, considerali tutti insieme: ognuno vive guardando al domani.

Chiedi che male c´è in questo atteggiamento? Un male grandissimo.
Non vivono, ma sono in attesa di vivere: rimandano ogni cosa.
Anche se badassimo a tutto, la vita ci precederebbe sempre; mentre noi indugiamo, passa oltre come se appartenesse ad altri e benché finisca con l'ultimo giorno, va scomparendo giorno per giorno.

Seneca, Epistulae V, 45 


9 ott 2012

Stairway to Heaven







There's a lady who's sure all that glitters is gold
And she's buying a stairway to heaven
When she gets there she knows, if the stores are all closed
With a word she can get what she came for
Oh, and she's buying a stairway to heaven 

There's a sign on the wall but she wants to be sure

'cause you know sometimes words have two meanings
In a tree by the brook, there's a songbird who sings
Sometimes all of our thoughts are misgiven
Oh, it makes me wonder

There's a feeling I get when I look to the west

And my spirit is crying for leaving
In my thoughts I have seen rings of smoke through the trees
And the voices of those who stand looking
Oh, it makes me wonder
Oh, it really makes me wonder 

And it's whispered that soon if we all call the tune

Then the piper will lead us to reason
And a new day will dawn for those who stand long
And the forests will echo with laughter 

If there's a bustle in your hedgerow
Don't be alarmed now

It's just a spring-clean for the May queen
Yes, there are two paths you can go by
But in the long run

There's still time to change the road you're on

And it makes me wonder 


Your head is humming and it won't go
In case you don't know

The piper's calling you to join him
Dear lady, can you hear the wind blow
And did you know

Your stairway lies on the whispering wind? 

And as we wind on down the road

Our shadows taller than our soul
There walks a lady we all know
Who shines white light and wants to show
How everything still turns to gold
And if you listen very hard
The tune will come to you at last
When All are One and One is All
To be a rock and not to roll... 


6 ott 2012

Patience





Ho versato una lacrima, perchè mi manchi
Ma riesco ancora a sorridere...
Piccola, penso a te ogni giorno
C’è stato un periodo in cui non ero sicuro
Ma mi hai rassicurato
Non c’è alcun dubbio, tu sei nel mio cuore ora

Ho detto: donna, andiamoci piano

Tutto andrà bene
Abbiamo solo bisogno di un pò di pazienza
Pazienza…

Me ne sto seduto qui sulle scale

Preferirei stare da solo
Se non posso averti ora, aspetterò tesoro
A volte mi sento così teso
Ma non posso accelerare i tempi
Sai, amore, c’è anche un’altra cosa da considerare...

Ho detto: donna, andiamo con calma

Le cose andranno bene
Tu ed io dobbiamo solo avere un pò di pazienza
Ho detto: tesoro, prenditi il tuo tempo
Perché le luci brillano per noi.
Tu ed io abbiamo tutto ciò che ci vuole per farcela
Non ci sbaglieremo, non falliremo
Perché non potrei sopportarlo...

Un pò di pazienza

Abbiamo bisogno di un pò di pazienza,
Solo un pò di pazienza,
Ancora un pò di pazienza

Ho camminato lungo queste strade, di notte

Per chiarirmi
E' difficile capire con così tanta gente attorno
Sai, non mi piace stare in mezzo alla folla
E le strade non cambiano, tranne forse i loro nomi
Non ho tempo per giocare,
Perché ho bisogno di te

Sì, ho bisogno di te

Ho bisogno di te
Oh, questa volta...

3 ott 2012

Spazio





Spazio, spazio io voglio, tanto spazio
per dolcissima muovermi ferita:
voglio spazio per cantare crescere
errare e saltare il fosso
della divina sapienza.
Spazio datemi spazio
ch’io lanci un urlo inumano,
quell’urlo di silenzio negli anni
che ho toccato con mano.

Alda Merini


30 set 2012

La Radice dell'Universo

Il Cielo e la Terra sono di una bellezza maestosa, ma non ne parlano; le quattro stagioni si succedono secondo una legge evidente, ma non ne discutono; a tutti gli esseri presiede un ordine costitutivo, ma essi non lo formulano.

Il santo va alle origini della bellezza della Terra e del Cielo e penetra l'ordine costitutivo di tutti gli esseri. Qualcosa di supremamente divino e luminoso si trasforma con le cento metamorfosi del mondo.
Gli esseri di quaggiù sono sottomessi fin dalle origini alle metamorfosi in morte e in vita, in quadrato e in circolo, e ignorano la loro comune radice.

Tutti gli esseri scompaiono e appaiono e si rinnovano incessantemente nel corso della loro vita. L'Oscurità e la Luce e le quattro stagioni si alternano secondo un ordine regolare.
Tenebroso e sfuggente, esso è l'esistenza stessa; in origine senza forma, è trascendente.  Tutti gli esseri del mondo che lo posseggono in sé ignorano, tuttavia, la sua esistenza. Viene chiamato la radice dell'universo.
Colui che conosce questa radice comune è degno di osservare il Cielo.



Chuang-tzu



27 set 2012

Ora!



Dicono che è vero che quando si muore poi non ci si vede più
dicono che è vero che ogni grande amore naufraga la sera davanti alla tv
dicono che è vero che ad ogni speranza corrisponde stessa quantità di delusione
dicono che è vero sì ma anche fosse vero, non sarebbe giustificazione
per non farlo più... ora.


Dicono che è vero che quando si nasce sta già tutto scritto dentro ad uno schema
dicono che è vero che c’è solo un modo per risolvere un problema
dicono che è vero che ad ogni entusiasmo corrisponde stessa quantità di frustrazione
dicono che è vero sì ma anche fosse vero non sarebbe giustificazione
per non farlo più... ora.


Non c’è montagna più alta di quella che non scalerò
non c’è scommessa più persa di quella che non giocherò
ora.


Dicono che è vero che ogni sognatore diventerà cinico invecchiando
dicono che è vero che noi siamo fermi è il panorama che si sta muovendo
dicono che è vero che per ogni slancio tornerà una mortificazione
dicono che è vero sì ma anche fosse vero non sarebbe giustificazione
per non farlo più... ora.


Non c’è montagna più alta di quella che non scalerò
non c’è scommessa più persa di quella che non giocherò
ora.

Ora!


25 set 2012

Il Pensiero





Il pensiero si manifesta nella parola;
la parola si manifesta nell'atto;
l'atto si sviluppa in abitudine;
e l'abitudine si solidifica in carattere.

Sorveglia quindi con cura il pensiero e le sue strade,
e fa che esso sgorghi dall'amore
nato dalla premura per tutti gli esseri.

Buddha


22 set 2012

One Step Closer



Heart beats fast
Colors and promises
How to be brave
How can I love when I’m afraid to fall
But watching you stand alone
All of my doubt suddenly goes away somehow
One step closer...

I have died everyday waiting for you
Darling don’t be afraid I have loved you
For a thousand years
I love you for a thousand more

Time stands still
Beauty in all she is
I will be brave
I will not let anything take away
What’s standing in front of me
Every breath
Every hour has come to this
One step closer

I have died everyday waiting for you
Darling don’t be afraid I have loved you
For a thousand years
I love you for a thousand more

All along I believed I would find you
Time has brought your heart to me
I have loved you for a thousand years
I love you for a thousand more

One step closer
One step closer

19 set 2012

Sonetto a Orfeo




E tutto tacque.
Eppure in quel tacere 
s'avanzò nuovo inizio, 
cenno e mutamento.

R. M. Rilke - Sonetti a Orfeo

15 set 2012

Tarocchi e Kabbalah




La Cabala è la raccolta di tutto il sapere mistico di tradizione ebraica. Tutto il complesso di questa saggezza poggia sull'Albero della Vita, simbolo del Macrocosmo, che esprime in forma simbolica le Emanazioni della Mente di Dio, il pensiero creativo che nel suo infinito Amore emana da se stesso, segue i sentieri dell'evoluzione della Coscienza ed arriva sul nostro piano materiale, assumendo una forma distinta.
L'Albero della Vita rappresenta gli stadi evolutivi di una coscienza, nel suo ritornare alla fonte, e i diversi livelli in cui questa si trova nel momento specifico, poichè ogni uomo contiene Dio in sè, ogni manifestazione di Dio è quindi riscontrabile all'interno dell'uomo.
L'Albero della Vita è suddiviso in 10 emanazioni, scomparti, stazioni, stadi, fasi, qualità, chiamati Sephirot.

La prima, Kether, Corona, è l'Assoluto, il piano divino a cui aspiriamo, la Luce pura, la Forza che emana da noi quando siamo sul sentiero giusto. Plutone è il pianeta che la governa, principio primo di trasmutazione profonda. E' il numero uno, l'unità indistinta, che si differenzierà nell'incontro con la Sephirah successiva.

La seconda è Chokmah, Saggezza, intendendo la saggezza divina nel creato. Governata da Urano, signore della sensibilità psichica, la nostra antenna interiore che collega il cuore al divino. E' il numero 2, raccoglie l'emanazione dell'1 e le dà la forza per essere accolta e formata dalla Sephirah successiva.

La terza è Binah, Intelligenza. E' l'Intelligenza Divina, la Madre Superiore, che genera continuamente nuove forme, che in questo livello sono espresse in potenza. Esse troveranno una forma fisica nell'ultima Sephirah, Malkuth. Binah è governata da Nettuno, signore dell'intuito, del senso di unità e dell'inconscio collettivo.

Tra queste ultime due si trova la Sephirah nascosta, Daat, Conoscenza, governata da Saturno, signore del karma. A questa Sephirah ci si arriva molto difficilmente o almeno solo dopo una grande illuminazione.

La quarta Sephirah è Chesed, Grazia, governata da Giove, signore dell'espansione in senso lato. E' il numero 4 e rappresenta di conseguenza i 4 elementi (fuoco/terra/aria/acqua), la forza che dà loro origine e li esplica.

La quinta Sephirah è Guevurah, Rigore, governata da Marte, signore dell'azione e del desiderio. E' il numero 5, la forza di distruzione delle forme che si sublimano per raggiungere la perfezione della quintessenza. E' la Sephirah delle prove, dove è necessario decostruire una situazione per costruirne una nuova.

La sesta Sephirah è Tipheret, Bellezza, governata dal Sole, signore della nostra vocazione. Questo è il cardine centrale dell'Albero, perchè Tipheret è collegata con tutte le Sephirot. La bellezza divina si manifesta come centro di gravità permanente che irradia verso tutte le altre Sephirot. E' l'equilibrio. In questa Sephirah avvengono le nozze mistiche tra Kether, Corona, e Malkuth, il Regno. E' il numero 6, lo stadio in cui si comincia a percepire il desiderio del ritorno.

La settima è Netzach, Vittoria, governata da Venere, signora dei sentimenti. Si nel pilastro di sinistra, quello maschile, ma la sua essenza è femminile, quindi è mobile e versatile nell'esprimersi nel mondo fenomenico. E' il numero 7, esprime la fermezza (suo attributo) richiesto dall'Amore per la sua sussistenza.

L'ottava Sephirah è Hod, Splendore, lo splendore del pensiero divino. L'intelligenza delle forme concepita in Binah qui si addensa, dando splendore di espressione alle forme stesse. E' governata da Mercurio, signore della mente. E' il numero 8, ciò che è sopra è come ciò che è sotto, e testimonia che ciò che è vero per la mente si crea automaticamente nel mondo esteriore.

La nona Sephirah è Yesod, Fondamento, la base di tutto l'Albero. E' la fondazione della creazione, perchè essendo la base di tutto, coniuga in sè la forma e la forza. E' governata dalla Luna, signora dell'inconscio individuale. E' il numero 9, chiude un ciclo per aprirne un altro, ad un altro livello.

La decima e ultima Sephirah è Malkuth, Regno, radice del pilastro centrale. E' la manifestazione finale, dove tutte le potenzialità sono in atto. E' il mondo materiale. Governata dalla Terra, nostra Madre e dispensatrice della comprensione, accettazione della lezione karmica che siamo venuti a vivere su questo piano. Malkuth è la Madre Inferiore delle forme, dove queste sono visibili. E' il numero 10, un altro ciclo che si apre, ed è qui che i meccanismi del desiderio di ritorno si attuano.

Le Sephirot sono collegate tra loro da alcuni sentieri, i quali permettono l'interrelazione e l'equilibrio dinamico del macro-microcosmo.
Quando noi nasciamo, in noi si esprime Malkuth, la materia, mentre tutte le altre sono presenti in latenza. Sarà questo desiderio ed anelito a raggiungere altri stadi/stati che ci vivificherà e ci spingerà verso il sentiero scelto dalla nostra anima.

I tre pilastri dell'Albero della Vita si dividono in:
pilastro di destra, maschile, detto della Grazia - possiede la forza
pilastro centrale, androgino, detto della Misericordia - mediatore,
pilastro di sinistra, femminile, detto della Severità - possiede la forma.

L'Albero della Vita è diviso in tre sezioni a partire dall'alto:
il triangolo superiore corrisponde allo Spirito nell'Uomo,
il triangolo centrale corrisponde all'Anima Intellettiva, quindi al corpo mentale,
il triangolo inferiore corrisponde all'anima emozionale.
Da questa suddivisione rimane esclusa Malkuth, la quale rappresenta il corpo fisico ed eterico umano contemporaneamente.







Sovrapponendo gli Arcani Maggiori alle Sephirot avremo che:
- il Matto (numero 0 - nel nostro caso anche numero 22) emana da Kether a Binah, collegando la Prima Emanazione (Corona), con l'Intelligenza. Il primo impulso viene immagazzinato dall'intelligenza affinchè ne venga fatto buon uso. Il Matto è colui che non ha corpo e segue il sentiero indicatogli dall'Anima. Come Kether non ha forma, è androgino.
- Il Bagatto (numero 1) emana da Kether e la collega con Chokmah, la Prima Emanazione viene raccolta e differenziata. Sia il Bagatto che questo sentiero parlano di progetti da compiere e di forza attiva che ci pervade ogni volta che abbiamo un progetto da portare a compimento.
- La Papessa (numero 2) emana da Kether e la collega a Tipheret, la Bellezza. L'Emanazione Divina incontra la bellezza del suo pensiero per poi incarnarsi nel fondamento, così come la Papessa custodisce l'antica sapienza e ne fa il suo punto di forza. E' una custode del tempio: prima di procedere oltre, devi essere in grado di farlo. Così come l'emanazione deve ancora trovare un fondamento giusto per potersi esprimere.
- L'Imperatrice (numero 3) emana da Chokmah e la collega a Binah. La forza feconda la forma, così come l'Imperatrice è simbolo di gravidanza. L'intelligenza si forma in base alla saggezza, per sostenere le nostre azioni, così come l'Imperatrice rappresenta il risultato di ciò che abbiamo seminato.
- L'Imperatore (numero 4) emana da Chokmah e la collega a Tipheret. La Saggezza incontra la Bellezza e si sposano. E' il primo portale di passaggio tra lo Spirito e l'Anima, il livello di energia diventa leggermente più denso. E' un sentiero di ricerca di equilibrio che ci apre le porte ad una comunicazione a 360 gradi.
- Il Papa (numero 5) emana da Chokmah a Chesed, la Saggezza incontra la Grazia e ci permette di essere guida per noi stessi e per gli altri, di espandere verso l'esterno le regole delle nostre leggi interiori.
- L'Innamorato (numero 6) emana da Binah a Tipheret, l'Intelligenza incontra la Bellezza. Diamo forma alle nostre idee secondo l'ispirazione divina.
- Il Carro (numero 7) emana da Binah e Guevurah, l'Intelligenza incontra il Rigore. Siamo forti ed applicando una forte autodisciplina riusciamo a seguire il nostro cammino.
- La Giustizia (numero 8) emana da Guevurah a Tipheret. Il Rigore incontra la Bellezza e si miscelano insieme per trovare l'equilibrio lontano dagli eccessi della stazione precedente.
- L'Eremita (numero 9) emana da Chesed a Tipheret, la Grazia incontra la Bellezza. Ogni nostro gesto ne porta il segno. Ammirando le meraviglie del creato, noi le ritroviamo in noi e questo ci arricchisce dentro, senza aver bisogno di alcunchè di esteriore.
- La Ruota della Fortuna (numero 10) emana da Chesed a Netzach, altro portale di cambiamento di livello. La Grazia incontra il Trionfo. La densità sempre più presente, fa sì che le idee entrino in risonanza con la realtà esterna, permettendoci così di intravedere il risultato finale.
- La Forza (numero 11) emana da Guevurah a Chesed. Il Rigore incontra la Grazia e insieme ci donano l'equilibrio per portare avanti le nostre leggi con amore.
- L'Appeso (numero 12) emana da Guevurah a Hod, il Rigore incontra lo Splendore. Nell'accettare ciò che la voce interiore ci dice arriviamo al risultato agognato.
- La Morte (numero 13) emana da Tipheret a Netzach, la Bellezza incontra il Trionfo. L'essenza delle cose racchiude tutto l'Universo. Questa consapevolezza ci rende possibile diventare a nostra volta un'emanazione dell'Universo.
- La Temperanza (numero 14) emana da Tipheret a Yesod. La Bellezza incontra il Fondamento. Con il lavorio interiore e la pazienza si ottiene ciò che ci spetta e che è giusto per noi in quel momento.
- Il Diavolo (numero 15) emana da Tipheret a Hod, la Bellezza incontra lo Splendore. Il passaggio tra l'anima e il corpo è determinato dal cambiamento, dal magnetismo e dal lavoro interiore, che sono i mezzi che ci sostengono e ci permettono di evolvere. Senza cambiamento non vivremmo, senza magnetismo non esisteremmo, senza lavoro interiore non cresceremmo.
- La Torre (numero 16) emana da Netzach a Hod, il Trionfo incontra lo Splendore. Abbandonandoci ai disegni della nostra anima, noi sappiamo chi siamo, con umiltà.
- Le Stelle (numero 17) emanano da Netzach a Yesod, il Trionfo incontra il Fondamento. La fondazione della Creazione sussiste grazie all'assistenza costante e alla vigilanza amorosa del mondo sottile, al di là del velo, per dirla come Kryon del Servizio Magnetico (www.stazioneceleste.com)
- La Luna  (numero 18) emana da Netzach a Malkuth, il Trionfo incontra il Regno. Primo portale di apertura verso la densità. Questo è il piano dove tutto si realizza e ciò che era in potenza si materializza. Bisogna fare attenzione all'illusione delle forme.
- Il Sole (numero 19) emana da Hod a Yesod. Lo Splendore incontra il Fondamento. La fondazione della Creazione accoglie in sè le vibrazioni dei mondi superiori.
- Il Giudizio (numero 20) emana da Hod a Malkuth. Lo Splendore incontra il Regno. L'aiuto celeste è sempre a nostra disposizione.
- Il Mondo (numero 21) emana da Yesod a Malkuth, il Fondamento incontra il Regno e tutto prende una forma, a seconda di come abbiamo guidato la nostra barca solare.

Per utilizzare questo tipo di lettura è necessario fare la riduzione numerologica del nostro nome, fino ad ottenere un numero compreso da 1 a 22, seguendo i valori sotto riportati:

lettera A / I / J / Q / Y        Valore = 1
lettera B / C / K / R            Valore = 2
lettera G / L / S                  Valore = 3
lettera D / M / T                 Valore = 4
lettera E /N                        Valore = 5
lettera U / V / W / X          Valore = 6
lettera O / Z                       Valore = 7
lettera F / H / P                  Valore = 8



FONTE DELL'ARTICOLO: Stefania Ashtalan